La questione dei cosiddetti "furbetti del cartellino" viene continuamente alla ribalta.
Dopo la riforma Brunetta del 2009, il Governo è intervenuto nuovamente con la Legge Madia. Gli obiettivi sono principalmente due:
-colpire duramente la falsa attestazione della presenza in servizio (oltre quella realizzata mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza, anche quella posta in essere avvalendosi di terzi) accertata in flagranza ovvero mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione degli accessi o delle presenze
-responsabilizzare maggiormente i dirigenti: l'omessa comunicazione di cui all'ufficio competente, l'omessa attivazione del procedimento disciplinare e l'omessa adozione del provvedimento di sospensione cautelare costituiscono fattispecie disciplinare punibile con il licenziamento e costituiscono omissione d'atti di ufficio.
Il dipendente pubblico colto in fragranza di reato è sospeso dal lavoro in 48 ore. Questo è uno dei punti qualificanti introdotti dai recenti decreti legislativi. Eppure, le cose non sono così semplici come si vuol far credere. In questo caso entra in gioco lo Statuto dei Lavoratori, e in particolare l'articolo 4 recentemente riscritto dal "Jobs Act", laddove disciplina la verifica da remoto - ossia con sistema di video-sorveglianza, comunemente usato quale strumento utile per attestare la fragranza di reato - della condotta del dipendente. Proprio in relazione all'utilizzo degli strumenti di video-sorveglianza, in fase processuale e giudiziale potremmo avere risultati opposti rispetto alle finalità delle norme varate, e il licenziamento non sarebbe più attivabile.
Dunque, che voi siate un dirigente o un dipendete statale tenete bene a mente quanto detto, nel momento in cui dovessero sorgere problemi in merito alla vostra presenza in ufficio.
In tutti casi la mossa più saggia è ricorrere ad un avvocato del lavoro, cioè a quell’esperto giurista che cura in modo particolare tutte le questioni spinose legate all’universo lavorativo, comprendente anche i rapporti tra dipendenti e aziende.
Uno dei modi più semplici per orientarsi nel mercato con la sua ampia scelta è di affidarsi a Quotalo, un portale che nasce dall’idea di incrociare la richiesta di tutti coloro che necessitano di servizi e consulenze di qualsivoglia natura ai professionisti che si offrono per soddisfare queste esigenze.
Come avviene il contatto con l’avvocato del lavoro? In modo molto immediato: dopo aver selezionato la provincia di interesse, si compila il form che riassume la propria causa, e una volta inviata la richiesta, nel giro di brevissimo tempo, si verrà contattati da diversi esperti legali del lavoro che esercitano nella medesima zona. I professionisti non solo risponderanno alle richieste specifiche, fornendo anche indicazioni in merito alla strategia legale più opportuna da approntare, ma anche comunicando una serie di informazioni importanti per la scelta, non da ultima la loro parcella. E, sebbene Quotalo si caratterizzi proprio per un eccellente rapporto qualità/prezzo, data la trasparenza delle interazioni con gli avvocati del lavoro, sarà sempre possibile optare per l’offerta più vantaggiosa.
Avvocati del lavoro qualificati a quartu sant'elena e dintorni
Melas avv. roberta
Quartu Sant'Elena - 272, v. Marconi
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Studio legale mallus
Quartu Sant'Elena - 51, v. Cagliari
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Studio Legale Atzeri
Cagliari - 35, v. Logudoro
A 7.01 Km da quartu sant'elena
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